Immigrazione e Lavoro

 

Uno dei discorsi che mi son spesso sentito dire riguardo al lavoro e all'immigrazione è questo: - Quello che ho, ce l'ho perchè me lo sono guadagnato e quello che non ho, non ce l'ho perchè non ho lavorato abbastanza per guadagnarmelo - che poi spesso porta a ideologie nazionalistiche o razzistiche, e quindi a sentirmi dire: - Io ho combattuto per avere questa terra e adesso non la voglio dividere con uno che se non ne ha una propria, vuol dire che non ha faticato come me, e quindi non se la merita!

Fino a qui questi ragionamenti reggono, mi sembra giusto che se qualcuno non si da da fare per guadagnarsi quello di cui ha bisogno, non ha certo il diritto di esigerlo da altri che invece hanno faticato per ottenere quello che hanno (non so chi possa giudicare chi ha lavorato e chi no, comunque, tralascio questo fatto).

Parlando con ragazzi di della mia età (16-17 Anni), spesso mi sento dire - I comunisti vorrebbero che tutti dividessero i propri averi con i più poveri, e a me non sembra giusto, quello che ho è mio e decido io come usarlo, se i più poveri di soldi non ne hanno che vadano a lavorare, perchè dovrei dar loro i miei? Se sono poveri è perchè lo vogliono essere -

Ok, allora si può concludere che le persone che hanno detto queste cose abbiano ragione?

Non credo proprio, bisogna contare il fatto che sulla Terra le risorse non sono infinite anche se gli abitanti del mondo, ipotizziamo, trovassero lavoro tutti quanti, e tutti quanti si impegnassero al massimo per fare carriera, non avremo un mondo di ricchi o quantomeno di benestanti!

Attualmente l' 80% delle ricchezze di questo pianeta sono possedute dal 20% della popolazione totale (i ricchi-benestanti) e al restante 80% di popolazione rimane il 20% delle ricchezze! Per avere un mondo di benestanti ci srvirebbero almeno altri 3 pianeti come la Terra, dato che se il 20% di pop. ha l'80% delle ricc. perchè il 100% della pop. abbia ricchezze pari ai "ricchi-benestanti" servirebbero il 400% delle ricchezze attuali.

Quindi da questo si può concludere che coloro che hanno "lavorato troppo" guadagnando più di quello di cui avevano bisogno non hanno fatto altro che RUBARE! Al resto della popolazione! Questo fenomeno che così per caso è saltato fuori, combacia perfettamente con il capitalismo, sviluppatosi agli inizi del '500, che appunto consiste in quel fenomeno in cui masse di popolazione non lavorano più per il loro fabbisogno, ma per aumentare illimitatamente il proprio capitale!

A questo punto, il ragionamento iniziale, apparentemente corretto non regge più se qualcuno ha "lavorato troppo" e quindi guadagnato più di quanto sia disponibile per uno di noi, dato che per forza di cose ciò comporta il fatto di rubare quello che qualcun'altro avrebbe potuto guadagnarsi.

CONCLUSIONE:

 

Quindi morale della favola, secondo me da questo il punto di vista iniziale è giusto finchè c'è lavoro e quindi risorse sfruttabili per tutti, all'epoca dell'uomo della pietra, forse anche parecchio dopo, ma non certo ora!!!

Secondo me la cosa migliore è dividere quello che si ha in più! Ed evitare di essere dei capitalisti consumatori, cioè di lavorare per ottenere capitali esorbitanti di cui si può benissimo fare a meno, rubando a persone che ne hanno bisogno per vivere, e sprecando questi capitali per cose inutili, che oltre che a uno spreco è anche un'offesa nei confronti di chi lavora per vivere!!!

Molto spesso pensando a questo mi chiedo quale sia la differenza tra una ricca signora impellicciata che guarda con disprezzo un barbone e uno di quei cattivi dei film western che svuota per terra la borraccia d'acqua di fronte a uno che sta morendo di sete! Perchè la prima lasca la maggior parte della gente indifferente e la seconda invece provoca loro un grande disprezzo nei confronti del "cattivo" ?